Counseling
Il Counselor è un professionista che si occupa di sostenere persone in temporanea situazione di difficoltà.
Questo tipo di relazione di aiuto punta allo sviluppo dell’autonomia decisionale e al potenziamento delle abilità (skills) personali di un individuo, senza mai occuparsi della riabilitazione, cura e ristrutturazione della personalità, obiettivi che necessitano di differenti competenze specialistiche.
Il Counselor è in grado di fornire alla persona un ascolto attivo, cioè un ascolto che si fonda sull’empatia, sulla comprensione e sull’accettazione incondizionata. Infatti, il percorso di Counseling si presenta come uno spazio al cui interno ci si può esprimere liberamente, sentendosi accolti e compresi; al contempo costituisce una possibilità di accrescere la consapevolezza di sé e la propria autostima, imparando a vivere meglio sia con sé stessi che con gli altri.
Alla base dell’efficacia di un intervento di counseling risiede la convinzione che la persona in difficoltà ha già in sé le risorse necessarie al superamento dell’ostacolo.
È questa la visione di Carl Rogers, padre dell’Approccio centrato sulla persona, per il quale l’ascolto attivo, l’empatia e l’accettazione incondizionata consentono all’individuo di riscoprire le proprie risorse.
Il percorso di Counseling definisce un obiettivo di lavoro che deve essere realistico e raggiungibile in un arco di tempo limitato (mediamente dai 12 ai 15 incontri).
Il Counselor non fa diagnosi e non opera in contesti di psicopatologia, se non in collaborazione con le figure professionali competenti, ma si occupa di ciò che la persona vive nel presente e non di fatti accaduti nel passato (cit. unicounseling.org).
Le tecniche utilizzate, come ascolto attivo, riformulazione, domande, feedback, ecc., stimolano nella persona un nuovo contatto con sé stesso, facilitando la comprensione di vissuti, sensazioni, emozioni ed aspettative ascrivibili a determinati contesti e situazioni di vita.
Lavorando sui propri punti di forza e sulla capacità di autodeterminazione, l’individuo attiva le proprie risorse personali per promuovere atteggiamenti positivi e propositivi tali da permettere un aumento del benessere personale (sul luogo di lavoro, ma anche a scuola, casa, in famiglia, ecc.), la riduzione di disagio e di conflitti, l’aumento della consapevolezza, dell’autostima e delle capacità di problem solving, un miglioramento nella gestione dello stress, un maggior sviluppo delle proprie potenzialità.
Lavorando sui propri punti di forza e sulla capacità di autodeterminazione, l’individuo attiva le proprie risorse personali per promuovere atteggiamenti positivi e propositivi, raggiungendo così un maggior “ben-essere”.
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